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Transizione green e Rinnovabili: incentivi a fondo perduto dal 10 ottobre

set 08, 2023

Dal 10 ottobre partono i nuovi incentivi MIMIT per finanziare gli investimenti green delle imprese: guida completa ai nuovi contributi a fondo perduto.

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Supportare i programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale: con questo obiettivo, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato 300 milioni di euro nell’ambito del “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” (Il 50% è riservato alle imprese energivore).


Le risorse sono finalizzate a sostenere gli investimenti green promossi dalle imprese di qualsiasi dimensione che operano sul territorio nazionale, attive soprattutto nei settori estrattivo e manifatturiero.


Fondo per la transizione industriale: come funziona

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, istituito dall’articolo 1, commi 478 e 479, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, mira all’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.


L’operatività è disciplinata dal decreto interministeriale 21 ottobre 2022, mentre con Decreto 30 agosto 2023 sono stati definiti termini e modalità di presentazione delle domande a sportello.


La dotazione iniziale è di 300 milioni di euro. Le imprese possono chiedere le agevolazioni sotto forma di contributi a fondo perduto, da utilizzare per lanciare programmi di investimento volti a perseguire diversi obiettivi:

  • efficientamento energetico;
  • cambiamento fondamentale del processo produttivo;
  • installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  • riduzione dell’utilizzo delle risorse tramite riuso, riciclo o recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.


La domanda per accedere alle agevolazioni può essere inviata dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023, attraverso lo sportello online Invitalia. Una procedura valutativa con graduatoria fina e servirà a determinare l’ordine di ammissione alle istruttorie delle domande presentate.


Quali imprese possono accedere al Fondo

Sono ammissibili le imprese di qualsiasi dimensione e operanti sul territorio italiano che, alla data della domanda:

  • essere costituite, iscritte e attive nel Registro Imprese;
  • operano in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
  • sono nel pieno esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali;
  • non sono già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e non rimborsato aiuti illegali o incompatibili;
  • hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni ministeriali;
  • sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi.
  • non si trovano in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.


Programmi finanziabili

I programmi di investimento devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  1.  maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa (nel rispetto di limiti e condizioni di cui all’articolo 38 del GBER) o cambiamento fondamentale del processo produttivo (nel rispetto di limiti e condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER), ammettendo anche le spese accessorie, nel limite del 40%, per installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e cogenerazione ad alto rendimento (articolo 41 del Regolamento GBER);
  2.  uso efficiente delle risorse, anche tramite riuso, riciclo o recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate (nel rispetto di limiti e condizioni di cui all’articolo 47 del GBER) o un cambiamento fondamentale del processo produttivo (nel rispetto di limiti e condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER).

I programmi devono essere avviati dopo la presentazione della domanda, prevedere spese complessive tra 3 milioni e 20 milioni di euro ed essere realizzati entro 36 mesi dalla concessione del contributo (con eventuale proroga fino a 12 mesi), con contestale entrata in funzione e operatività degli investimenti.


Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento (articolo 7 del Decreto del 21 ottobre 2022) relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni (articoli 2423 e seguenti del codice civile), che riguardino:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile),
  • opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali),
  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

Ammesse anche le spese per la formazione del personale (spese di esercizio per formatori e partecipanti e costi servizi di consulenza; spese di personale).


Agevolazioni concedibili

Per introduzione di misure volte al miglioramento dell’efficienza energetica, sono concesse agevolazioni pari al 30% delle spese ammissibili, se individuate confrontando i costi con quelli di uno scenario contro-fattuale in assenza dell’aiuto.

  • Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c.
  • Se le spese sono determinate considerando il 100% dei costi, l’intensità e le maggiorazioni sono ridotte del 50%.

Se viene richiesta l’applicazione dalla sezione 2.6 del Temporary Framework, le agevolazioni sono concesse in forma di contributo a fondo perduto al 40% dei costi agevolabili se determinati come differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari, rispetto alla situazione in assenza degli aiuti, con meccanismo di Claw-back.


  • Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese e del 15% per investimenti in grado di ridurre il consumo energetico di almeno il 25%.
  • Se le spese sono determinate considerando il 100 % dei costi totali di investimento, l’intensità scende al 30%

Per installazione di impianti da autoproduzione sono concesse agevolazioni:

  • del 45% per energia da fonti rinnovabili (maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese);
  • del 30% per qualsiasi altro investimento (maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese).


Per introduzione di misure tese ad un uso efficiente delle risorse, sono concesse agevolazioni del 40% delle spese ammissibili (maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone a e del 5% per investimenti effettuati nelle zone c).


Per investimenti relativi al cambiamento fondamentale del processo produttivo, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto: il valore dell’intensità è disciplinata dalla carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento.


Come presentare domanda

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, in via telematica su piattaforma Invitalia.


La procedura è accessibile nella sezione “Fondo per il sostegno alla transizione industriale-” del sito Invitalia (www.invitalia.it), a partire dalle ore 12:00 del 10 ottobre e fino alle ore 12.00 del giorno 12 dicembre 2023.


Il punteggio attribuibile a ciascun programma è determinabile sulla base dei risultati ottenuti, valorizzati mediante indicatori specifici in relazione a ciascuno dei diversi ambiti ambientali. A parità di punteggio, sarà data preferenza al contributo più contenuto.


La graduatoria finale sarà pubblicata entro 30 giorni dal termine per la presentazione delle domande.

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