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NASpI 2024: domanda di disoccupazione

Fonte:pmi.it • feb 05, 2024

Guida 2024 alla domanda di disoccupazione NASpI e Dis-Coll sul sito INPS: chi ha diritto al sussidio, quanto spetta e quando viene pagato

Guida 2024 alla domanda di disoccupazione NASpI e Dis-Coll sul sito INPS: chi ha diritto al sussidio, quanto spetta e quando viene pagato

Che cos’è l’indennità di disoccupazione?

L’indennità di disoccupazione è un sostegno economico riconosciuto a coloro che si trovano momentaneamente senza lavoro. Questo beneficio è stato istituito per aiutare le persone durante il periodo in cui cercano una nuova occupazione e non possono contare sul reddito derivante dal lavoro.


Che cos'è la NASpI?

La NASPI è un programma mirato a fornire supporto economico ai lavoratori che hanno contribuito al sistema previdenziale e si trovano improvvisamente senza lavoro per motivi involontari. In contrasto, il termine “disoccupazione” si applica in modo più ampio a chiunque perda un impiego retribuito, ma non sempre implica l’accesso automatico a un’indennità di disoccupazione.


La Disoccupazione NASpI 2024 può essere richiesta dagli:

  1. Apprendisti,
  2. dai soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato,
  3. dal personale artistico con rapporto di lavoro subordinato,
  4. dai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni,
  5. dagli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e consorzi che lavorano su prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai soci, secondo la legge 15 giugno 1984, n. 240


Lo stato di disoccupazione deve essere involontario e non causato da dimissioni o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Si considerano disoccupati i soggetti privi di impiego che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che dichiarino in forma telematica al portale nazionale delle politiche del lavoro la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego (DID).


A livello contributivo, per chiedere la NASpI occorre che sono necessarie almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. La contribuzione utile è anche quella dovuta ma non versata, e sono valide tutte le settimane retribuite, purché risulti erogata o dovuta per ciascuna settimana una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali.


La richiesta non può essere effettuata dai:

  1. dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni,
  2. dagli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato al di fuori delle cooperative e consorzi, come previsto dalla legge n. 240 del 15/06/1984,
  3. dai lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, soggetti a normative specifiche,
  4. dai lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto.


NASpI con iscrizione non esclusiva in gestione separata INPS

La procedura di domanda inserisce automaticamente una serie di dati, fra i quali l’iscrizione alla gestione separata INPS, ma un lavoratore cessato non ha più l’obbligo di iscrizione alla GS e dunque questo punto della domanda potrebbe generare confusione.

In questo caso, il lavoratore iscritto in via non esclusiva alla gestione separata INPS (nel quale caso avrebbe invece diritto alla Dis-Coll) è comunque tenuto a compilare la sezione «Dichiarazione attività lavorativa», indicando, nell’apposito campo denominato «Reddito previsto per il 2023», il reddito annuo presunto. Che, nel caso specifico, sarà pari a zero.

Le precisazioni per i lavoratori che presentano domanda di NASpI dopo un rapporto di lavoro con iscrizione alla gestione separata INPS, a seguito delle difficoltà emerse nella compilazione della domanda precompilata del sussidio di disoccupazione da parte di questa platea di aventi diritto, sono contenute nel Messaggio 2570/2023.


Quanto spetta per la disoccupazione INPS

L’indennità NASpI è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi due anni, se non supera l’importo stabilito dalla legge rivalutato annualmente dalla variazione dell’indice ISTAT.

L’importo della prestazione non può comunque mai superare un limite massimo stabilito ogni anno per legge. Per il 2023, l’importo massimo della prestazione può arrivare a 1.470,99 euro al mese.

Se la retribuzione media mensile imponibile è superiore a tale importo, l’indennità è pari al 75% dell’importo sommato al 25% della differenza tra la maggiore retribuzione media mensile imponibile e il predetto importo previsto dalla legge.

Quando fare domanda di disoccupazione NASpI

La domanda può essere presentata entro 68 giorni dall’evento che ha causato il diritto alla prestazione:

  • dalla data di cessazione del rapporto di lavoro;
  • dalla cessazione del periodo di maternità indennizzato qualora la maternità sia insorta nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dalla cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio sul lavoro/malattia professionale, qualora siano insorti nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
  • dalla definizione della vertenza sindacale o dalla data di notifica della sentenza giudiziaria;
  • dalla cessazione del periodo corrispondente all’indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate;
  • dal trentottesimo giorno dopo la data di cessazione, in caso di licenziamento per giusta causa.


Come fare domanda di disoccupazione 2024?

La domanda può essere presentata direttamente online con il tuo Spid, la Carta di identità elettronica o la Carta nazionale dei servizi, o tramite un patronato, oppure contattando il Contact Center al numero 803164 da telefono fisso o 06164164 da telefono mobile.


Diritto NASpI con nuovi redditi da lavoro

Il sussidio non si perde se si trova un nuovo lavoro purché si resti sotto una certa soglia ed se il datore di lavoro è diverso rispetto a quello per il quale è scattato il diritto alla NASpI:

  •  8.174 euro all’anno per il lavoro dipendente;
  •  5.500 euro all’anno per il lavoro autonomo;
  •  5.000 euro all’anno per lavoro occasionale.

In queste casistiche, è obbligatorio dare tempestiva comunicazione all’INPS dell’avvio di una nuova attività (entro 30 giorni).

In caso di svolgimento di attività lavorativa, inoltre, i beneficiari devono comunicare all’INPS il reddito annuo presunto. L’adempimento è obbligatorio anche nel caso in cui il reddito annuo presunto sia pari a zero.

Gli interessati devono utilizzare l’apposito modello NASpI-Com. In assenza, il trattamento di disoccupazione verrà sospeso.

Cause di decadenza o cessazione NASpI

La prestazione è sospesa in caso di:

  • rioccupazione con contratto subordinato fino a sei mesi con reddito sia inferiore a 8.174 euro;
  • nuova occupazione in paesi UE o con convenzioni bilaterali.

La prestazione cessa se:

  • si perde lo stato di disoccupazione;
  • si inizia lavoro subordinato di durata superiore a sei mesi o a tempo indeterminato senza comunicare all’INPS il reddito presunto;
  • non comunica il reddito annuo che presume di trarre da uno o più rapporti di lavoro subordinato part-time;
  • inizia un’attività lavorativa autonoma o parasubordinata senza comunicare all’INPS il reddito annuo presunto;
  • raggiunge i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • acquisisce il diritto all’assegno ordinario di invalidità e non sceglie la NASpI;
  • nei casi previsti, non partecipa alle iniziative di orientamento dei centri per l’impiego.

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